Bologna, all’aeroporto insulti e uova (Corriere dello Sport)
La squadra rifiuta l’uscita secondaria. Ma ce n’è per tutti: «Andate a lavorare».
E uscimmo a rivedere le stelle e trovammo uova e insulti. Ore 21.37, aeroporto Guglielmo Marconi, Bologna ha perso la pazienza. Cronaca di una contestazione. I giocatori rossoblù vengono accolti sulla pista d’atterraggio dalla Digos che informa la squadra del fatto che 150 tifosi delusi stiano aspettando di sfogare la propria rabbia. Castellini, Antonioli e Salvatori declinano, a nome della squadra, l'invito di salire sul pulmino direttamente in pista per evitare la contestazione: «E' giusto affrontarli» la risposta. Ed allora, non appena Castellini mette la testa fuori dal Terminal partono i primi cori. Andate a lavorare, abbiamo undici coglioni, fuori le palle, se veniamo noi lì vi facciamo ecc.. è l'hit parade dei sostenitori.Sia chiaro: non solamente ultras ma persone normalissime che l'indomani si svegliano alle 6 per andare a lavorare... Chi non capisce nulla della situazione è Rodriguez che esce e fa il pollice alzato alla Fonzie. Spiegategli che non erano grida di apprezzamento se potete. Nessun coro contro Arrigoni. Un tifoso, sui 50 anni, attende appoggiato ad una colonna dove il pullman è fermo ad aspettare i giocatori. Passa Marazzina e lui gli dice di vergognarsi. Marazzina lo guarda e testuale: «Vergognati tu, coglione». Forse memore della tolleranza zero, sua religione civile. Cattiva idea. Da quel momento è il pullman, con a bordo anche i figli di patron Menarini, Ricci, Pedrelli e tutto lo staff societario, viene circondato dai tifosi che aumentano il volume degli insulti. Sul lato strada del pulmino arrivano anche due uova che si frantumano contro i vetri!
(tratto da goal.com)