martedì 25 agosto 2009

Daniele Portanova guidera' la nuova difesa !


Daniele, lasci Siena dopo cinque anni molto positivi.
"Infatti non posso nascondere il dispiacere per un'esperienza che si conclude: sono stati cinque anni intensi nei quali ho onorato la maglia e i tifosi mi hanno dimostrato amore. Ma questo è il calcio: chiuso un capitolo, se ne apre un altro. Ora penso solo al Bologna e qui gli stimoli non possono mancare: è una società organizzata e storica, una grande città che vive di calcio, e la squadra è forte".
Quanto è stato importante Papadopulo per il tuo arrivo qui?
"Il mister è stato sicuramente importante: ero in una situazione non facile e mi ha aiutato tantissimo. Del resto, se non avessi sentito la fiducia della società e dell'allenatore, probabilmente sarebbe stato difficile fare queste scelte. La fiducia ce l'ho, ora sta a me dimostrare di meritarla. Del mister, ho subito intuito che ha una voglia di vincere impressionante: basta guardarlo negli occhi per capirlo".
Quando hai saputo della trattativa per venire a Bologna?
"Venerdì scorso: è stata fatta una trattativa lampo, un vero e proprio blitz".
Arrivi in una difesa che l'anno scorso ha subito molti gol: tu cosa aggiungi?
"I numeri dicono questo, è vero, ma sin dal primo approccio con questa squadra mi sono chiesto come fosse possibile: in difesa ci sono giocatori importanti, forti, di personalità e fisico. Le mie qualità sono quelle dimostrate in tutto l'arco della carriera: onoro la maglia, do il 110 per cento, lavoro con il massimo impegno e sinora sono stato ripagato di tanto lavoro. Credo di poter fare risultati importanti e lavorerò al massimo per riuscirci".
Dove ti trovi meglio nella difesa a tre?
"Ho giocato in tutti e tre i ruoli, non ho problemi a coprirli. In carriera ho fatto di tutto, anche il terzino destro di spinta, ma questo lo sconsiglio: nella difesa a quattro, preferisco essere uno dei due centrali".
Il Siena l'anno scorso si è salvato grazie alla difesa.
"Ma spero che Di Vaio faccia gli stessi gol dell'anno scorso. Io sono convinto che, assieme ai colleghi di reparto, ne prenderemo di meno".
A Siena non hanno preso bene la tua partenza.
"A me non piace parlare tanto: comunico dal campo. A Siena in cinque anni sarò uscito dieci volte da casa: la mia vita si divideva tra campo e casa. Se c'è stato questo amore, quindi, è perché sono stato leale e onesto e ho sempre dato tutto. Io ho basato tutta la mia carriera su questi concetti e tutto quello che ho ottenuto è stato guadagnato sul campo. Spero che alla fine di questa esperienza al Bologna, anche i tifosi rossoblù faranno un po' di casino!".
Saresti già pronto per giocare sabato, se Papaopulo te lo chiedesse?
"Sì: non ho mai smesso di allenarmi né ho avuto problemi fisici. Quella con la Fiorentina sarà una partita molto difficile, contro una squadra costruita per altri obiettivi e una delle coppie d'attacco (Gilardino-Mutu) che più ci metterà alla prova in tutto il campionato. Però, proprio per questo, non c'è migliore inizio. Ci vuole fiducia attorno a questa squadra: io sono convinto, ho avuto un approccio molto positivo e non capisco perché una squadra così forte, con un mister di esperienza, giocatori esperti e giovani interessanti, e una società così organizzata, abbia fatto tanta fatica l'anno scorso. Io penso in positivo: c'è da lottare, questo sì, ma tutte queste componenti mi fanno sperare bene e se tutti daremo il massimo potremo dire la nostra anche sabato contro la Fiorentina. Il primo esame è difficile, ma non mi fa paura: le scommesse mi piacciono".
Hai già giocato con qualcuno dei tuoi nuovi compagni?
"Conosco la maggior parte dei giocatori. In passato ho giocato assieme a Marazzina e Mutarelli".
di Paolo Villani
(dal sito del b.f.c)