Premessa: quello che state per leggere non è un comunicato CTB (l'ho classificato fra i comunicati solo per dargli visibilità e per movimentare un po' questo blog), ma solo un nuovo sbocco amarissimo del sottoscritto.
Dunque, se un anno fa il BFC era quasi finito nelle mani dello sconosciuto Tacopina e ieri era quasi finito in quelle del ben conosciuto Moggi, il problema non è l'avvocato newyorchese nè il plenitotenziario del calcio italiano, il problema è evidente: per la città di Bologna, la "sua" squadra di calcio (alla faccia del centenario) non contava, non conta e, temo, non conterà mai niente.
Quando dico la "città" intendo:
gli imprenditori che potrebbero ma non vogliono (Menarini aveva auspicato l'entrata di nuovi soci fin dal giorno dell'insediamento);
i politici locali, sempre distratti quando occorre il loro sostegno (vedi Gazzoni vs. Messina/Reggina), sempre attivissimi invece quando hanno la possibilità di mettere i bastoni fra le ruote;
la gente comune che riempe lo stadio, a fatica, solo all'ultima giornata e con biglietti in saldo.
In questo contesto chiunque prenda a mano il BFC ha tutta la mia ammirazione e riconoscenza a prescindere dai risultati e dagli investimenti e questo ovviamente vale anche per i Menarini.
Peccato che con il caos di questi giorni abbiano compromesso la loro immagine verso la città, rischiando di sfaldare quella compattezza mostrata dalla tifoseria nell'ultima stagione e quella della società verso il mondo del calcio, a Torino, sponda granata, stanno inzuppandoci il pane in questa faccenda.
La facciata è andata in frantumi e la smentita (peraltro poco convincente) non serve a ricomporne i cocci anzi, mi viene da dire e la dico grossa, lo so, che a questo punto forse era meglio andare avanti col nuovo corso moggiano perchè se il prezzo della ritrovata dignità è quello del fallimento prossimo venturo, è un prezzo troppo alto da pagare.
Chiarezza, credibilità, dignità sono belle parole ma vorrei soprattutto continuare a tifare per la mia squadra piuttosto che ricordarla con nostalgia guardando le vecchie maglie appese nell'armadio.
Chi può garantirmelo adesso?
Felix