venerdì 21 ottobre 2011

Bagni rompe il silenzio

"Il mercato l'ha fatto la società"

L'ex consulente parla a Futurshow Station: "Non ho mai avuto poteri di firma né li ho chiesti, io relazionavo a Setti, lui e Guaraldi decidevano. Con me e Pedrelli oltre 8 milioni di attivo e giovani che garantiranno plusvalenze. Sono andato via solo per un'intervista: pronto a tornare"

di FRANCESCO SAVERIO INTORCIA

Salvatore Bagni
“Sono stato sempre zitto per delicatezza nei confronti dei tifosi e perché ci sono gli avvocati di mezzo, ma ora andrò in tv per chiarire: le operazioni di mercato le ha fatte tutte la società”. Salvatore Bagni, per due mesi consulente del Bologna, sollevato dall’incarico il 25 luglio dopo un’intervista in cui si lagnava delle scarse risorse del club, è intervenuto stamattina a Fuori dalle Righe su Futurshow Station: “Bisogna che la gente venga a conoscenza di come sono nate le spese: tutte le operazioni economiche sono state fatte dalla società. Io e Pedrelli andavamo a trattare, ma mentre parlavamo con i procuratori e ascoltavamo le loro richieste, mettevamo la società al corrente. Pedrelli parlava con Guaraldi, io con Setti che era il mio referente, loro due si consultavano e decidevano. Io non avevo potere di firma né volevo avere alcuna forza decisionale dal punto di vista economico”.

Bagni ha confermato che Uros Radakovic, difensore serbo cresciuto nella Stella Rossa e oggi al Novi Sad, è già del Bologna: “E’ stato preso per 15 mila euro, con una commissione di 250 mila. In tutto è costato la metà di quanto vale un giocatore della sua età. Per capirci, prima di venire al Bologna ho dato un ’94 nazionale spagnolo all’Inter che l’ha pagato 580 mila euro. La gente deve sapere che il parametro internazionale è di 90 mila euro l’anno circa dai 12 anni in su, per ogni stagione. E poi Stojanovic è costato 30 mila più 200 mila di procura, Taider è arrivato a parametro zero più 350 mila di procura, e dire che per lui Corvino voleva pagare un milione l’anno scorso al Grenoble per portarlo alla Fiorentina”.

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Sulle altre operazioni, Bagni ha aggiunto che: “Crespo lo adoro come ragazzo, Vantaggiato e Agliardi sono stati una conseguenza, ma l’operazione era sul terzino che è costato circa due milioni e mezzo. Piaceva moltissimo al mister ed era giusto anche andare incontro alle sue richieste. A me l’Udinese dava Cuadrado in prestito gratuito, con 300 mila euro d’ingaggio. Pulzetti piaceva a Bisoli e sta facendo benissimo, lo stesso per Gillet. Io l’ho detto subito, lavoro in gruppo e la società vuole fare un investimento lo fa. Rodriguez? Conoscete bene la situazione, c’era Meggiorini in comproprietà, l’obiettivo era non andare alle buste e il Genoa, che era parte forte, non ci lasciava molte vie di scampo. Rickler è arrivato in un’ottica di scambi. Antonsson è costato 800 mila euro di procura? Anche qui, è la società che ha deciso. In ogni trattativa, fai un’offerta, ascolti una richiesta, poi decide la proprietà. Si può dire no, dov'è il problema? Io quel giorno ho sentito Setti dieci volte, avevamo bisogno di un centrale visto che Moras non aveva rinnovato. Avrei voluto trovarlo, un altro giocatore con esperienza in nazionale e in Champions che complessivamente costasse 800 mila euro...”.

Bagni martella su un punto: “Dalla piccola alla grande operazione, tutte sono state decise sempre dalla società. Io chiamavo Setti quattro-sette-dieci volte al giorno Maurizio (Setti, ndr), lui si confrontava con Guaraldi e decidevano. Poi, scusate, facciamo due conti: nella gestione mia e di Pedrelli sono entrati in cassa 14,3 milioni e ne sono usciti 6, quindi siamo a +8”.

L’ex consulente ribadisce la sua versione sui motivi del divorzio: “Perché è finita col Bologna? Per l’intervista. Tutti sanno che ad Andalo il sabato (23 luglio, ndr) ero a vedere la prima amichevole del Bologna, baci e abbracci a cena col presidente e colloqui di mercato. Il lunedì il Cda ha preso questa decisione, il martedì sono andato in sede e ho detto che non accettavo la risoluzione consensuale, perché altrimenti poteva sembrare che avessi delle colpe. E quando sono usciti, Guaraldi e Setti cos’hanno detto? Che ero stato esonerato per quell’intervista, l’avete sentito tutti, bisogna avere il coraggio di dirlo, anche perché altri motivi non c'erano, non c'è niente. Accetto la decisione, mi sembra un po’ poco ma va bene”.


Bagni ha chiuso mostrando il petto: “Con Antonsson, Taider, Stojanovic e Radakovic la società farà sicuramente plusvalenze. Io faccio questo lavoro da 23 anni e in tutti i club entro a testa alta. Il Bologna si salva, tranquilli. E io tornerei di corsa”

(21 ottobre 2011) (repubblica.it)