giovedì 31 gennaio 2008

senza parole....godiamo si ma con un dito nel culo..ora Albertazzi e' tutto del milan.

30-08-2007
CAZZOLA, HAI ILLUSO E DELUSO TUTTI NOI!!!
Quando Cazzola due anni fa, dopo aver condotto la marcia per il calcio pulito prima di Bologna-Catanzaro, scese in mezzo al prato del Dall’Ara e di fronte a 40000 tifosi rossoblu tenne un discorso da applausi, disse qualcosa di VITALE per noi tifosi del Bologna. Cazzola disse "anche noi vogliamo un giorno sperare di essere primi".Disse che Bologna e i Bolognesi non si piegavano, disse che avremmo coltivato ogni piccola speranza di essere primi, magari senza mai riuscire a farlo, ma comunque con la caparbietà di chi non si arrende al suo destino di secondo. Cazzola, quel giorno, alimentò il SOGNO del popolo rossoblu.
Bene, ALBERTAZZI era il SIMBOLO che rappresentava quel sogno: un NOSTRO ragazzo ritenuto dal mondo del calcio un gioiello, una promessa di grande valore, che aveva già scelto Bologna. Il fatto che restasse qua, incarnando con la maglia rossoblu lo spirito della rinascita, rappresentava il poter credere che Cazzola non avrebbe dimenticato quelle parole.
Cazzola ha fatto fino ad ora cose giuste ed enormi errori, ma non aveva mai disatteso le affermazioni di quel giorno, non aveva mai tradito finora lo spirito di quel discorso. Riteniamo infatti che sbagliare, scegliere di vendere giocatori non ritenuti di altissimo livello, comprare chi si riteneva adeguato alle esigenze tecniche, rientrasse tutto all’interno delle sue legittime facoltà di gestione.
La cessione di Albertazzi invece esula da tutto ciò, è qualcosa che va ben oltre la semplice, gretta, gestione societaria: rappresentava un PATTO, un CONTRATTO CON NOI TIFOSI, che Cazzola ha univocamente scelto di rompere, dimostrando di non credere più alla possibilità di essere, forse, un giorno lontano, primi.
Cazzola ha così dimostrato in questo momento, non prima, di essere un presidente qualunque e come tale si è comportato: tradendo la passione dei tifosi rossoblu, piegandola alle esigenze del bilancio o semplicemente dei viscidi rapporti di forza che regolano il mondo del pallone.
Per questo la cessione di Albertazzi ha un peso che probabilmente nessun’altra azione poteva avere.
Per questi motivi, come Gruppo entriamo ufficialmente in contestazione con una società che ha disilluso coi fatti il sogno che aveva creato a parole.
Per questi motivi ci chiediamo che senso abbia continuare le nostre iniziative per far rinascere la passione rossoblu nei bambini di Bologna, se poi la società sembra far di tutto per inibire questa passione, per spegnere tale fiammella.A questo punto tanto vale realizzare le magliette “io tifo Milan” , ringraziando sul retro delle stesse tutte le altre società che hanno provato ad impossessarsi dei nostri gioielli.
Questa società non ci rispecchia, né come tifosi del Bologna, né come persone che vedono nella sincerità, nella trasparenza di comportamento e nel rispetto della parola data, dei valori imprescindibili e mai calpestabili.
Ps: a scanso d’equivoci la nostra fede e il nostro amore per il bfc non crollerà mai, perché va oltre il mercenario di turno, presidente o giocatore che sia.
IL GRUPPO CONTROTENDENZA