martedì 28 luglio 2009

Benvenuto Luca




Luca, l'anno scorso il Bologna era tua "rivale" nella lotta per la salvezza, dato che giocavi nella Reggina.
"Il passato è passato. Lottavamo per lo stesso obiettivo e, come si dice sempre, alla fine i conti tornano: lascio lo spazio ai numeri finali, che dicono che il Bologna si è salvato mentre altri sono retrocessi".


Quali sono le sensazioni che provi in queste prime giornate da giocatore del Bologna?
"Le prime impressioni sono positive: aldilà del blasone indiscutibilmente importante di questa società, ho trovato una grande organizzazione, a partire dal centro sportivo di Casteldebole, che è accanto all'Isokinetic, e pure qui in ritiro tutto funziona alla perfezione. Tutto questo permette di lavorare al meglio per raggiungere il traguardo finale più tranquillamente rispetto all'anno scorso: partiamo con questo obiettivo".


Tu hai spesso giocato in squadre allenate da Mazzarri, che qui a Bologna guidò la Primavera.
"L'ho avuto come allenatore a Pistoia, Livorno e Reggio Calabria. Mazzarri per me ha voluto dire tanto a livello di carriera e mi ha insegnato tantissimo a livello di campo e anche fuori dal campo: gli sarò sempre riconoscente, mi ritengo fortunato ad averlo incontrato".


Sei un giocatore versatile, potendo giocare da mezzala, sull'esterno e come rifinitore.
"Un allenatore penso possa essere contento ad avere un giocatore che copre più ruoli, ma al momento di costruire una squadra magari le scelte cadono su giocatori che sono identificati con un ruolo specifico. Una volta trovata la squadra, penso che la versatilità sia un aspetto positivo sia per la squadra stessa che per il giocatore. Più di tutto, io mi sento mezzala in un centrocampo a tre, però ho ricoperto molte volte anche il ruolo di esterno: sono abituato a farlo".


Cosa ti ha detto Papadopulo?
"Mi ha chiesto di integrarmi velocemente nel gruppo e mi ha spiegato cosa si aspetta dai centrocampisti: copertura degli spazi, inserimenti, corsa. Sono sulla sua stessa linea di pensiero, quindi va benissimo così. E ha fatto capire qual è il suo temperamento sin dall'inizio".


Da quanto tempo sei in contatto col Bologna?
"In realtà è stata una cosa abbastanza veloce, considerando anche i tempi di questo mercato: sono contento che sia andata in questo modo, in un mercato generalmente abbastanza fermo arrivare in una piazza di questo genere è una cosa importante per me. Avevo anche la possibilità di andare in altre squadre, ma sono felice di venire qui".


Conoscevi già qualcuno dei tuoi nuovi compagni?
"Avevo giocato con Valiani a Pistoia, con Tedesco a Reggio Calabria e con Colombo al Fiorenziola, alla mia prima esperienza fuori dalle giovanili della Fiorentina".


di Paolo Villani
(sito b.f.c.)