venerdì 20 marzo 2009

comunicato curva andrea costa

Bologna – Cagliari, 22 marzo: senza parole di fronte all’assurdo

Questa settimana l’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive ha deciso, in merito alla partita Bologna – Cagliari di domenica 22 marzo, la vendita dei biglietti per i soli residenti nella regione Emilia - Romagna. Detto così, forse il significato della cosa sfugge, o non fa nemmeno più notizia. Ma, tradotto in pratica… l’Osservatorio, ancora una volta, ha di fatto vietato una trasferta: impedisce ai tifosi isolani di seguire la loro squadra.

Come Curva Andrea Costa, siamo indignati di fronte a questo ennesimo sopruso, che colpisce la libertà personale e lede i più comuni diritti civili. Ci ritroviamo a fare i conti con una decisione pregiudiziale, arbitraria e senza senso, un’imposizione illogica che non trova nessun riscontro nella realtà, nell’assenza di episodi pericolosi o violenti tra le tifoserie di Bologna e Cagliari. Vorremmo far capire a tutti che quanto avvenuto, ora come in passato, segue un disegno repressivo, cieco e manipolato, che colpisce un po’ dove capita. La cosa ci tocca, direttamente e indirettamente: è in ballo la semplice libertà di tifare e seguire la squadra, le disposizioni dell’Osservatorio picchiano di nuovo e sempre lì.
E che siano i nostri diritti o quelli di altre tifoserie a essere mortificati, per noi non fa differenza.

Quindi, proprio in occasione di Bologna – Cagliari del 22 marzo, abbiamo deciso di manifestare il nostro sostegno ai tifosi del Cagliari, colpiti a tradimento e senza motivo, e di protestare contro questa e tutte le altre disposizioni dell’Osservatorio.
La nostra protesta avverrà all’interno della curva, in cui le nostre ragioni saranno divulgate su supporto cartaceo per fornire un’informazione che venga “da dentro” la realtà dello stadio, e soprattutto con l’astensione dal tifo, dai cori d’incitamento, da parte nostra, per i primi cinque minuti della partita.
E’ un gesto simbolico, quello di non tifare per i primi minuti, che per noi significa molto, un sacrificio che siamo disposti a fare proprio per dare visibilità e contestare ingiustizie del genere. Ci piacerebbe che anche chi vive meno in prima persona certe dinamiche legate a tifo, rispettasse la nostra decisione e si unisse a noi.
Di fronte a queste disposizioni restiamo senza parole. E allora resteremo senza parole davvero, domenica, a inizio partita, opponendo un fiero e assordante silenzio.
Poi, partiremo con il nostro consueto supporto alla squadra, ancora più carico, perché convinti di essere nel giusto.


CURVA ANDREA COSTA