domenica 11 maggio 2008

Non vorrei scrivere queste cose...

non vorrei dire "siamo alle solite", non vorrei pensare male, non vorrei ripetere le solite menate di sempre, ma i fatti sono quelli che sono e i bei propositi secondo cui "il Bologna deve andare in serie A" stanno intorbidendosi nella melma dei quasi sicuri playoff che non sarebbero l'anticamera dell'inferno, anzi sono il modo per tornare in serie A dalla porta di servizio invece che dalla porta principale. Il problema è "come" si arriva ad affrontarli.
Perchè ogni stagione deve finire in calando? Cambiano presidenti, giocatori, allenatori, preparatori, eppure sembra sempre che il copione dei fottuti mesi di aprile e maggio sia già scritto e indipendetemente dal valore degli avversari e delle loro motivazioni, il motore del Bologna deve finire il carburante prima del traguardo, qualsiasi fottuto traguardo (una salvezza, una qualificazione in coppa, una promozione). La tradizione incomincia proprio nella stagione 1998/99 quando il bellissimo Bologna di Mazzone arriva a disputare una semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina in cui finisce derubato ed eliminato ed una semifinale di Coppa UEFA contro l'O.Marsiglia dove finisce ugualmente derubato ed eliminato. Dopo l'eliminazione dalla Coppa UEFA mancano cinque partite alla fine del campionato contro Salernitana, Cagliari, Lazio, Sampdoria ed Inter: bilancio punti 1 e nono posto finale. Finita qui? No! Ci fu poi uno spareggio contro l'Inter per la qualificazione in Coppa UEFA ed il Bologna vinse prima a Milano e poi in casa, trovando così un lieto fine ad una stagione infinita.
Morale della favola: si può vincere agli spareggi o playoff che siano, anche contro il pronostico, è successo nove anni fa deve succedere anche quest'anno. Ogni eccezione è rimossa e buon lavoro agli addetti ai lavori.
Felix