Mi rendo perfettamente conto, che la piorità di ogni tifoso che si rispetti sia quella di stare vicino alla squadra, sostenerla nella buona e nella cattiva sorte. Ma la mia domanda a sto punto è: come si può continuare a stare accanto ad una squadra a cui dopo che le si è dato anche l'ultima goccia di sangue, dimostra menefreghismo nei confronti di tutto questo, nella città, nel suo pubblico, e soprattutto nei confronti dei propri tifosi che l'amano nonostante tutto? La fede, voi mi direte. E la fede non ha limiti. Giustissimo. Ma se io fossi in uno di quei tifosi che dopo essersi fatto un anno di kilometri e kilometri per una squadra che sembrava potesse dare di tutto, ora come ora mi sentirei un attimo preso per i fondelli da ogni singolo giocatore. E qui non si sta parlando di fede. Si parla di rispetto, di dignità, di amor proprio, o se non la volete mettere su questo piano, proviamo a soffermarci e a ripensare a tutti i bei risultati che abbiamo portato a casa durante un'anno quasi glorioso per il BFC...è giusto che qualcuno che eserciti uno sport sul campo per denaro (perchè è di questo che si tratta...), a cui non gliene sbatte assolutamente un'emerita cippa della maglia che indossa e di quello che significa per ognuno di noi, butti via tutto questo? Io credo che sia necessario iniziare a pensare a questo...
Perchè la fede non è il giocatore. è la maglia.
Ceina